Ricchi o Poveri tutti uguali?
Anni fa nella piazza antistante la chiesa di San Nicola sul lato sinistro, c’erano degli abeti e nella loro ombra erano poste delle panchine. Su una di queste, forse scritto in un attimo di riflessione solitaria o mentre si era venuto in chiesa ad accompagnare un caro defunto, c’era scritto:” Tanti sacrifici per una buca corta, stretta e poco profonda”, quasi a voler sottolineare quello che Leonardo Sciascia evidenziò nella Roba, dove il Mazzarò si rende conto che la terra doveva lasciarla là dov’era, per marcare che nella vita ci sono priorità superiori ai beni terrestri. Nei tempi moderni vedo sui social sempre più spesso la foto di due tombe con la scritta ricco e povero tutti uguali. Sarei anche d’accordo, se nel momento del trapasso tutti i beni e tant’altro venissero resettati, visto che tutto questo non avviene, l’uomo continuerà a fare di tutto per accumulare ricchezze e assicurare ai suoi eredi presenti e futuri il massimo dell’agiatezza.
Stefano Marchetta