In quegli anni San Salvo contava poco più di 4500 abitanti e
lo sviluppo industriale stava dando una accellerata al numero di famiglie che
per lavoro si trasferivano nel piccolo centro aumentandone i residenti.
Nella foto c’è uno spaccato di quelli che sarebbero stati il futuro del paese.
Intervistato dal giornale spagnolo El Mundo nel marzo del 2015, Umberto Eco disse questa frase: “Chiunque abita il pianeta, compresi i matti e gli idioti, ha diritto alla parola pubblica …” riferendosi sarcasticamente al Web. Dopo alcuni mesi a Torino aggiunse:” Questi creeranno una sindrome di scetticismo, la gente non crederà più a quello che si dirà nel web”.
Questo non è un tipico detto Sansalvese, ma mi è piaciuto il
modo come me l’ha raccontato un vecchietto di Vasto incontrato tempo fa.
Sembra che l’origine del detto derivi dal seguente episodio:
“Un contadino che doveva recarsi nei campi all’alba, sveglia
prima d’alzarsi la moglie e le chiede di verificare le condizioni del tempo. La
poverina ancora insonnolita anziché la finestra apre lo stipo a muro dove si
conservava anche il formaggio e avverte:
“É
nìvulë… e pizzë di cascë” (É nuvoloso e c’è odor di
formaggio).
Di rado ma capita ancor oggi che qualche anziano risponda
così alla domanda: