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Da ‘ssa racchië n’ gi sendë.
(Da quell’orecchio non ci sente).
Dicasi di chi fa il finto tonto.
Da ‘ssa racchië n’ gi sendë.
(Da quell’orecchio non ci sente).
Dicasi di chi fa il finto tonto.
I miei zii Maria Marchetta e Carmine Di Casoli, dopo aver addobbano e preparano il trattore per il giorno di San Vitale.
Faciàmë la pròvë a lu ciutruàunë (Facciamo la prova al cocomero).
Tra poco usciremo, senza sapere se siamo positivi, negati, asintomatici o portatori sani…
Trattore pronto… É sempre stata un’emozione preparare lu motòrë per portare le some a San Vitale, fin da quando ero bambino, sia nel giorno delle sagne come il 28 aprile festa del Santo Patrono. Erano alcuni anni che non partecipavo a questa ricorrenza e quest’anno io ci sono.
Mèttë la cìccë mènë a lë uàiunë, cë fècchë lë cippitìllë.
(Metti l’organo femminile in mano ai ragazzini, ci infilano i rametti).
Questa espressione così colorita mi rimanda indietro nei tempi quando io e il mio compare Giuliano, volevamo dimostrare di essere già grandi.
Suo padre Giuseppe Ialacci scuotendo la testa e con un sorriro nascosto dietro una sigaretta esclamava queste parole.
50° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra.
Và a fàrtë ‘na cacàtë a rèvë dë màrë ca të sbàttë l’acquë a lu chìulë.
(Vai a farti una cacata a riva di mare che ti sbatte l’acqua al culo).
Tipico consiglio che si da a chi dice tante stupidaggini in modo che faccia qualcosa di costruttivo.
A dx si riconoscono Tomeo Aurelia e Di Nello Erminda