

Amiche in un giorno di festa.
Da sx: Tascone Prassede, Fabrizio Aurelia, Antenucci Concetta (moglie di Armando Ciavatta), Ciavatta Egidia e Roserba M. mastro decoratore della chiesa di San Giuseppe, con il suo cagnolino.

Da sx: Tascone Prassede, Fabrizio Aurelia, Antenucci Concetta (moglie di Armando Ciavatta), Ciavatta Egidia e Roserba M. mastro decoratore della chiesa di San Giuseppe, con il suo cagnolino.
Sî cchiù sscémë tî chë l’àcchë di la bbiàtë.
(Sei più scemo tu che l’aqua della bietola).
Lë sparìgnë a mijjicàllë e lë sprìchë a panellèttë.
(Li risparmi a mollichine e li sprechi a pagnotte).
Questo detto ha due significati, la prima è rivolta a persone che fanno tante rinunce e poi basta un imprevisto di qualunque genere che azzera tutti i sacrifici fatti.
La seconda è riferita a persone così parsimoniose nel risparmiare anche il centesimo ma poi spendono tutto per cose poco utili.
Tì sì messë tra l’ùrië e lu cavàllë.
(Ti sei messo tra l’orzo e il cavallo).
Cioè, mettersi in una situazione pericolosa.