Sposi Antonietta e Mario.
Anni ’60 passeggiata su via Trignina.
Da sx: i fratelli Ugo e Angelo Bruno e Santino Del Casale.
Il Nuovo Ospedale
Era il lontano 3 ottobre 2000, quando fu presentato il progetto del nuovo ospedale di Vasto.
Sinceramente ogni volta che leggo un articolo che menzioni l’ospedale o di politici che ne fanno una bandiera in base al periodo, mi torna in mente un racconto di tanti anni fa, fattomi da mio padre.
Senza fare nomi, un giorno il signorotto del paese chiamò il suo muratore di fiducia perché a causa della pioggia dei giorni prima c’era una infiltrazione dal tetto.
Il muratore andò sul tetto, riparò il danno, fu pagato e andò via.
A distanza di molti mesi, dopo l’ennesima pioggia in un’altra parte del tetto si ripresentò il medesimo problema e fu richiamato il muratore.
Questa cosa andò avanti per tanti e tanti anni perché il muratore non sostituiva la tegola ma di volta in volta la spostava in altri punti del tetto.
Così facendo quella tegola mai sostituita, gli assicurava un guadagno costante e sicuro per la sua famiglia.
Morale della favola Ospedale=Tegola.
Un nuovo Lockdown?
“Bbònaserë, tuttë ‘nghë ‘na bbòttë”.
Anni fa, in un mondo patriarcale e a volte pieno di ingenuità, c’era un padre che voleva trovare una moglie per suo figlio.
Il giovane era bravo e di sani principi ma aveva un difetto quando parlava tartaijàvë, ciarciaijàvë (era balbuziente).
Un giorno lu ‘mmašciatàurë (l’ambasciatore) quello che portava sempre le calze rosse nell’occasioni di fare un matrimonio, fece sapere che aveva trovato una ragazza e non era dë bbassafràttë (cioè del popolino).
Il padre il giorno prima cerco di istruire il figlio dicendogli:” Mò nnë spennàmë quatrènë, vedàmë prèmë së lu muatremònië zë štràghë, dumuònë të mèttë lu vuštètë mè, la cosë cchiù ‘mbortàntë è candë èndrë dà dècë bbònaserë, tuttë ‘nghë ‘na bbòttë”. (Adesso non spensiamo soldi, vediamo prima se il matrimonio si fa, domani ti metterai il mio vestito, la cosa più importante è quando entri devi dire buonasera, tutto insieme).
Così fu la sera dell’entrata il giovane appena entrato disse:”Bbo bbo bbònaserë tuttë ‘nghë ‘na bbòttë”.
Tutti risero allora lui continuo:” Ppeccà redàtë? Ppeccà pòrtë lu vvuštètë dë papà”? (Perché ridete? Perché porto il vestito di papà).
Così in una solo momento disse tutta la verità e il matrimonio non si fece.
Stefano Marchetta
San Salvo,via Roma 1975.
É rimaštë sfasciuluòtë.
(É rimasto sfagiolato).
Si usa molto quando uno perde tutto al gioco, rimanere povero.
Mascherine e Assemblamenti.
<<Prima andiamo, prima torniamo>>!
Il Calcio, grande passione.
Nella 1° foto Del Casale Santino, nella 2° Molino Michele.