Apr 15, 2022 - Articoli    No Comments

Il Venerdì Santo…

Tempo fa, entrando a Gradara nella provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, superato il portone d’ingresso ci ritrovammo dentro le mura di cinta e avviandomi insieme a mia figlia verso il castello che fu testimone e teatro della storia d’amore di Paolo e Francesca citati da Dante nella Divina Commedia, abbiamo trovato sulla destra la chiesa trecentesca di San Giovanni, dove al suo interno c’è un magnifico Crocifisso ligneo del 1500, scolpito da Fra Innocenzio da Petralia (Pa).

Osservandola in un primo momento si può pensare che sia una delle tante rappresentazione del Cristo Crocifisso, ma quest’opera ha una bellissima e unica particolarità, racchiude in se tutta la passione del Cristo, guardandola attentamente da lato destro vedi un Cristo sofferente sembra che possa proferire ancora alcune parole, guardandola di fronte vedi un Cristo agonizzante che sta emanando l’ultimo respiro e guardandola dal lato sinistro vedi il Cristo morto.

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La Croce del Campanile.

Sono passati 25 anni da quando il campanile della chiesa di San Giuseppe è privo del suo simbolo di cristianità.

In quei giorni d’Aprile del 1997, San Salvo fu flagellata ventiquattro ore su ventiquattro da un forte vento, quella stessa potenza della natura ha letteralmente sradicato la CROCE facendola precipitare al suolo, precisamente su un’auto del comune parcheggiato lì sotto, per fortuna nessuno si è fatto male.

<<Capo sono venuto a darti una mano a rimettere la croce>>!
<< Quanta fretta adesso è successo, la gatta frettolosa fa i figli ciechi>>!
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