Lu Viaggë dë Nozzë

 

Salutìtë lë parìndë Ggiùvuannë e Vitalìnë pàrtenë pë lu viaggë dë nozzë.

Arruvùitë a l’albèrghë, sibbutë Vitalìnë tuttë ‘ngrèfetë zë prepàrë sopra lu luéttë, a fàttë nù pinzìrë e mendrë lu muarètë štàvë a lu bùagnë zë messë a candà,

<< UN’ORA SOLA TI VORREI … >> ma nà finìutë a dècë << TI >> cà Giuvùannë ascìutë da lu bùagnë, jà zumbùatë ‘ngòllë e jà fattë vedà lë vernècë, jà fattë vedà lu sàulë a mèzzanottë.

Dopë 25 annë, hannë decèsë d’arfà lu štàssë viaggë, lu štàssë albèrghë, la štàssa setuàzihaune.

Vetàlenë arcurdùandesë dë 25 annë premë, zë messa a candà,    “ UN’ORA SOLA TI VORREI …”

Ma n’è successë niendë, accuscë la candàtë chiù fortë, ma niendë, allàurë a candàtë angàurë chiù fòrtë, ma allumbrùvuesë zë pèrtë la portë dë lu bùagnë e lu muaretë a la nìutë zë messa a candà  “ GUARDA COME DONDOLA, GUARDA COME DONDOLA CON IL TWIST …”

 

                                                                    Stefano Marchetta

                                  Il Viaggio di Nozze

Salutati i parenti, Giovanni e Vitalina partono per il viaggio di nozze.

Arrivati in albergo, subito Vitalina tutta eccitata si è preparata sul letto, fece un pensiero, aspettando il marito che stava nel bagno, si mise a cantare “ UN’ORA SOLA TI VORREI “ non fece in tempo a dire “ TI “, che il marito uscito dal bagno, gli salto addosso e gli fece vedere le scintille le fece vedere il sole a mezzanotte.

Dopo 25 anni di matrimonio, decisero di rifare lo stesso viaggio, lo stesso albergo, la stessa situazione, Vitalina ricordandosi di 25 anni prima, si mise a cantare “ UN’ORA SOLA TI VORREI “, ma non successe niente, provo a cantare più forte, ma niente, allora provò a cantare ancora più forte, si apre la porta del bagno e il marito tutto nudo si mise a cantare “ GUARDA COME DONDOLA, GUARDA COME DONDOLA CON ILTWIST ….”            

                                                                         Stefano Marchetta

Condividi!
Lug 13, 2012 - Vignette in vernacolo    No Comments

Pasta fresca

Copia di Pasta all'uovo

– La politica … il sindaco … i soldi …

i ladri … il  presidente … il …

– Compare, le chiacchiere se le porta

il vento è la pasta asciutta che riempie

la pancia !

Condividi!

– Acquë passatë në màcenë mulènë.

(Acqua passata non macina più il mulino.)

 À da remenè l’acquë a li pisciarìllë.

(Dovrà tornare l’acqua alle fontanelle.)

Sgamàtë

(Intuire sentimenti ed intenzioni che si nascondono sotto le apparenze)

Condividi!
Lug 8, 2012 - Biografia    No Comments

Biografia

carica Stè

Mi chiamo Stefano Marchetta sono SANSALVESE D.O.C.

Natë e passcìutë( nato e cresciuto ) a San Salvo dal 26 febbraio 1962.

Di professione operaio, disegnatore autodidatta, da sempre innamorato della matita che mi aiuta a esprimere quello che provo, con semplicità.

Suono con la banda Città di San Salvo, collaboro con il giornale  “LA VOCE” di San SALVO, amo scrivere poesie, mi diletto nella fotografia , mi piace molto il mio dialetto in tutte le sue sfumature, che cerco di trasportare sui miei scritti e sulle mie vignette.

Mi fanno impazzire le foto d’epoca della mia città e non solo, ne sono sempre alla ricerca.

Nel 2011 ho pubblicato un libro a vignette sulla scurezza da titolo :                       “ USCITA di SICUREZZA “.

Condividi!

Compare adesso te lo spiego io il fatto,

a noi ci hanno fatto diventare mortadella,

mentre l’operaio levato l’articolo 18,

li fanno tutti a pasta di salsiccia!

Condividi!
Lug 8, 2012 - Articoli    No Comments

La Pensione

Ricordo di quando ero ragazzo e si cercava lavoro, la sfortuna che poteva capitarti era di beccare il periodo in cui la legge applicava due anni di apprendistato, prima che, se tutto andava bene passare all’assunzione con contratto a termine indeterminato.

Di tutto questo non era solo la bellezza di aver trovato il lavoro o la consapevolezza di creare una famiglia, ma si poteva già sapere quando si andava in pensione.

Così di conseguenza ogn’uno cominciava a gettare le basi di ciò che avrebbe fatto una volta raggiunto il traguardo della pensione.

Alcuni dicevano che si sarebbero dedicati solo alla famiglia, altri già si vedevano nonni nei parchi gioco a divertirsi con i propri nipoti, poi cera chi pensava al piccolo podere che aveva, poterlo coltivare senza gli affanni dei turni lavorativi o al piccolo orticello e in molti pensavano al meritato riposo che avrebbero fatto dopo una vita di lavoro.

Poi negli anni arrivarono i vari governi tecnici che modificarono le norme che mandavano in pensione, ci pensò prima il ministro G. Amato (1992/93), poi quello L. Dini (1995/96) che ci fece capire che dovevamo costruirci una pensione integrativa per la vecchiaia, poi arrivò R. Maroni (2004) con il suo scalone, dove si riusciva ancora a vedere la pensione, lontana, ma si sapeva che cera, ora con il nuovo governo non ci sono più punti di riferimento, ci sono solo sacrifici disse il ministro E.Fornero (2011), si quella che pianse sulla parola “sacrificio”, facendoci commuovere, abbiamo capito solo dopo che quello era un pianto della pagina 777, per far capire subito anche ai non udenti che erano c…i amari per tutti.

Nei giorni antecedenti ci fu anche il discorso del Presidente M. Monti, di cui un passaggio mi colpi in particolare: ” I PRECEDENTI GOVERNI HANNO SEMPRE FATTO MANOVRE A BREVE TERMINE, GUARDANDO SOLO ALLE PROSSIME VOTAZIONI, MA BISOGNAVA FARE PROGETTI A LUNGO TERMINE “.

Non riuscivo a capire; se la pensione è un miraggio, il ricambio generazionale non c’è, il mondo del lavoro come posto fisso diventa una chimera, dove andremo a parare? Cosa ci avrebbe riservato il futuro?

Poi giorni fa, in un momento di fermata per un guasto, guardandomi in torno vedevo i colleghi che più o meno viaggiano con la mia età, ho capito il progetto Monti, tra alcuni anni non potendo andare in pensione saremo costretti ogn’uno di noi ad assumere una badante per recarci al lavoro, così lo stato risparmia sulle pensioni e nel giro di pochi anni la forza lavoro raddoppierà.

L’unica consolazione e che avremo in torno a noi tante badanti, bionde, brune e prosperose, spero … anche se questa bella Italia non funziona come noi vorremmo, “ALMÈNË  Z’ÀRFACIÀMË  L’ÙCCHIË”.       

                                                                                              Stefano Marchetta

Condividi!
galkin_rosalee@mailxu.com