Ìunë è la lemé e l’altrë e la ràspë.
( Uno è la lima e l’altro è la raspa.)
Ìunë è la lemé e l’altrë e la ràspë.
( Uno è la lima e l’altro è la raspa.)
Quellë dë la Tàssë cummuannë e zë lë fa àssë.
( Quello di Atessa comanda ma poi se lo fa lui.)
Si dice che le favole si leggono ai bambini, ma sono state scritte per gli adulti.
In una recente indagine è stata stabilita che la favola più amata è quella di Cenerentola, poi la Sirenetta e a seguire Biancaneve e i 7 nani, ma nel territorio dove abito io, analizzando ciò che vedo, la favola più amata in assoluto sia quella di Pollicino, si quella di quel bimbo che nel bosco lascia molliche di pane per ritrovare la strada di casa.
Dico questo, perché qualunque strada noi decidiamo di percorrere, andando verso Vasto, verso la stazione, verso la Trignina, nella zona industriale e persino nelle strade di campagna lungo il ciglio delle strade si trovano depositate buste dell’immondizia, nonostante nel nostro territorio il ritiro dell’immondizia funzioni, si chiede solo di fare la raccolta differenziata, questo mal costume succede non di certo perché le persone sono incivili, ignoranti, rozzi, dispettosi o trogloditi, ma è solo una questione economica, come non tutti possono comprarsi un navigatore usa le buste dell’immondizia per ritrovare la strada di casa, come il loro eroe Pollicino.
Stefano Marchetta