Stefano Marchetta

Ti se mèsse gne ggiuvuddè mèzze a la settemmàne.

(Ti sei messo come giovedì in mezzo alla settimana).

Si usa dire di una persona che vuole fare ma incapace di prendere una decisione ostacolando gli altri o sta in mezzo alla strada.

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Se dèce màle a mmà, è come se dicìsse màle a Ggisucrèšte.

(Se mi dici male, è come se lo dicessi a Gesù Cristo).

Modo di dire per lodarsi.

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C’ora é? È l’àure d’ajìre a chištàure!

(Che ore sono? É l’ora di ieri a quest’ora)!

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Scé ti la frève magnarèlle, va’ a la scòle.

(Sì hai la febbre magnarella, vai a scuola).

Lo si diceva quando un bimbo campava scuse per non andare a scuola.

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