Il Progresso.
Foto anni ’80 qualcuno non si curava del progresso e continuava per la sua strada .
Foto anni ’80 qualcuno non si curava del progresso e continuava per la sua strada .
Candë vè Sàndë Martènë lë mmuaštë zë fattë vènë.
( Quando arriva San Martino il mosto si è fatto vino).
L’ùcchië è fessë e uàrdë a dò vò essë.
( Gli occhi sono fessi e guardano dove vogliono loro).
La raccolta dell’ulivo una volta era totalmente manuale, cera bisogno di molta manodopera, le famiglie si riunivano per aiutarsi l’un l’altro.
Il gruppo di persone intende al raccolto si dividevano in due gruppi, la prima operava in alto mediante l’aiuto delle scale e raccoglievano le olive a mano e poi le mettevano dentro la “Panarèllë “un marsupio di stoffa legata ai fianchi, una volta riempita era svuotata.( Come si vede nella foto)
Le persone a terra avevano il compito di raccogliere le olive dai rami più bassi, svuotare le “Panarèllë” scambiandole con quelle vuote per evitare che le persone perdessero tempo nello scendere dalle scale, raccogliere per terra le olive che involontariamente cadevano dall’alto e se cera tempo passare a lu “Crùvuellë “ le olive per pulirle da rametti e foglie e poi metterli nei sacchi.
Poi arrivo l’utilizzo delle reti e in seguito i rastrelli in plastica che snellirono il processo del raccolto, ora l’utilizzo degli abbacchiatori si è velocizzato il lavoro, riducendo la manodopera ed eliminando del tutto le scale, che negli anni hanno fatto collezionare molti infortuni a persone che sono cadute dalle piante mentre le utilizzavano.
Il risultato finale non è cambiato, l’unico scopo è riportare dal frantoio l’olio nelle proprie case.
Stefano Marchetta
Nasce il mattino,
una notte di neve,
eccomi qua nell’osservare
larghe pianure.
Una radio straniera
si sente da un po’,
non sono stanco,
la fine è sicura c’è la farò.
Questi anni,
chiusi in una lettera,
la mia storia,
la mia limpida età.
Stefano Marchetta
Së allonghë vù cambà,
da la bànghë affamatë të d’azzà.
(Se una lunga vita vuoi, dalla tavola affamato ti devi alzare).
La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia probabilmente nel 1672 e divenne universale per tutta la Chiesa cattolica solo nel 1856; viene fissata tradizionalmente nel venerdì successivo all’ottava della solennità del Corpus Domini, se questa si festeggia nel II giovedì dopo Pentecoste.
La data della festa può variare (a seconda della data in cui cade la Pasqua cristiana) tra il 29 maggio e il 2 luglio.
Sacro Cuore di Gesù con la fiamma ardente d’amore e carità, e le spine che lo avvolgono per i peccati commessi dagli uomini.