Maestro Mezzanotte Alfonso 1° elementare 1967/68 sez. A

1967-68 1°sez.A_001 1967-68 1°sez.A_002

Prima fila dal basso da Sx: Sambrotta Francesco, Passucci Silvio, Besca Bruno, Manfra Luciano, Bucciante Enzo, Tilli Piergiuseppe, Raspa Michele, Sparvieri Mario. 2° Fila: Rosato Piero, Napolitano Antonio, Del Borrello Adelmo, Ciccotosto Mario, Di Santo Nicola, Chinni Auro, De Luca Carlo, Cioffi Michele, Mezzanotte Nicola. 3° Fila: Di Florio Antonello, Persoglio Giacomo, Tumini Gennaro, Tomeo Eraldo, Ciampinelli Angelo, Greco Marcello, Artese Graziano.

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Set 28, 2014 - Articoli    No Comments

L’ànemë dë la cànnë

Rimedi contadini.

Ricordo che un tempo andando in campagna  se capitava di tagliarsi, la prima cosa che ti dicevano era quella di urinarci sopra per disinfettare la ferita, forse perché gli antichi sapevano che l’urina era sterile e conteneva ammoniaca.

La seconda era quella di trovare delle canne secche, romperle e prendere l’ànemë dë la cànnë (l’anima della canna), quella membrana bianca all’interno delle singole sezioni della canna (i nodi), anche lei cresciuta in un ambiente sterile,  depositala sulla ferita, l’ànemë fermava il sangue e fungeva da cerotto, se ne mettevano diverse fino a bloccare il sangue, aiutando a cicatrizzare la ferita.

Stefano Marchetta

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