Quèssë è accuscé furtenàtë ca ji fàtë pìurë lu hàllë.
(Quella persona è così fortunata che gli fa l’uovo anche il gallo).
Ritorna Caronte.
La cunzèrvë dë pammadòrë
Una volta per le strade di San Salvo e nei luoghi soleggiati (a la sulàgnë) spazio dove il sole seguendo il suo percorso batteva tutto il giorno, come una spiaggia piena di persone ad abbronzarsi, era normale incontrare spianatoie (spranatìurë) con il passato di pomodoro allargato su di esse. Per dar modo al sole di far evaporare l’acqua in eccesso e nello stesso tempo operava una cottura della conserva, mentre le donne di tanto intanto rimescolavano il tutto per avere un’asciugatura uniforme e qualche volta eliminare il ricordo depositato su di esso da qualche uccellino di passaggio, la miseria era tanta che non era permesso, essere schizzinosi, ottenendo così un concentrato di pomodoro. Non era come adesso che reperire bottiglie, barattoli in vetro e tappi e normalità, il prodotto finito dopo tanti giorni ad asciugare si riponeva in recipienti di terra cotta smaltati (lë menàrë) e all’occorrenza se ne prendeva un poco che diluito con l’acqua si faceva il sugo per pasta.
Stefano Marchetta
San Salvo “Il monumento dell’Emigrante”.
<<In Francia mangiavo il tartufo>>!
<<Si, non tanto le ali, ma erano buone le cosce>>!
L’EMIGRANTE
Una lacrima, un abbraccio, nell’animo tanto coraggio,
partivo per una terra straniera,
le rose mi ricordano che era maggio.
La mia città sdraiata sulla collina
da un tramonto colorata,
la rivedo dentro questa cartolina.
Il cuore comincia nei ricordi a passeggiare,
tra le persone e i luoghi della fanciullezza
che indelebili non si possono cancellare.
Ecco, di un amico rivedo il viso,
nel petto si apre
un gran sorriso.
Rivedo il mio quartiere, la vicina,
zia Maria che sapeva fare
con arte la ventricina.
Un giorno tornerò al mio mare,
per riposare vicino a tutte
le persone a me care.
Stefano Marchetta
Chènë e chènë nin zë màcciuchë.
(Cani e cani non si mordono).
A Trescà (La trebbiatura).
San Salvo ragazze al mare.
1958 da sx: Ciavatta Egidia, Tascone Prassede, (?) , Fabrizio Aurelia, Antenucci Concetta e Terreni Amalia.