Ago 13, 2015 - Articoli    No Comments

Lë Murtàlë (Il mortaio da cucina).

Lë murtàlë è un utensile utilizzato per pestare.

mortaio

Si tratta essenzialmente di un recipiente, dal fondo tondeggiante, in legno duro comune nelle famiglie povere o metallo in bronzo per le famiglie più agiate, nel quale sono poste le sostanze, che sono poi triturate dall’azione di un pestello (lu Puštàllë), una corta mazzetta costituita da un’impugnatura e da un’estremità più larga e pesante.

Un tempo c’era solo il sale doppio (Tarrachìutë) uno degli elementi più importante e indispensabile del vivere e sopravvivere in una civiltà contadina che doveva conservare gli alimenti per un lungo periodo.

Elemento così importante che persino i legionari romani erano pagati con il sale, da questo e nato il termine “SALARIO”.

Quando si era piccoli quest’attrezzo era il primo banco di prova che le madri adoperavano per dare stimoli di crescita dei propri figli, triturare il sale grosso per renderlo fine per poterlo usare in cucina, era una responsabilità, ma anche un orgoglio per i piccoli perché li facevano sentire parte del vivere in e per la famiglia.

Poi c’era uno più grande che serviva per frantumare il grano e farne farina per il consumo quotidiano, poi nel passare del tempo poiché la farina si trovava con facilità, lo stesso è stato usato fino a qualche anno fa per triturare i pepi, la cui polvere veniva, usata per fare salsicce ventricine e altro.

Stefano Marchetta

 

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“S” 3° parte.

Sfessètë – Squilibrato. Sfasato.

Sfèzië – Capriccio. Sfizio.

Sfiatàtë – Sofocato.

Sfilamèndë – Crampi dello stomaco quando si ha fame.

Sfirzèllë – Parte di qualcosa.

Sfòijë – Sfoglia di pasta.

Sfracassatë – Frantumato,

Sfracàssë – Confusione.

Sfraccatë – Acciaccato. Pestato.

Sfraffìjë – Soffiarsi il naso senza fazzoletto.

Sfranzesètë – Violentata.

Sfrattatàvelë – A fine pranzo,consumo dell’ultima portata per consentire di sparecchiare.

Sfreddà – Raffreddare.

Sfregnàtë – Sfortunato.

Sfrenàtë – Scatenato. Privo di freni inibitori.

Sfrèvulë – Ciccioli di lardo di maiale.

Sfruculujé – Provocare. Sfottere.

Sfrunnà – Sfrondare. Tagliare le foglie.

Sfruscijé – Sbruffare. Avere la bocca piena e respirare veloce con il naso.

Sfrusscé – Sperperare il denaro.

Sfrutté – Sfruttare.

Sfuijà – Sfogliare.

Sfummuchijé – Emettere fumo in abbondanza.

Sunnà – Sfondare.

Sfussà – Disseppellire.

Sgàbbië – Vino.

Sgamàtë – Anche se nascosto è stato visto. Intuire sentimenti ed intenzioni che si nascondono sotto le apparenze.

Sgangané – Gridare ripetutamente un comando o un richiamo.

Sgangàtë – Privo di denti.

Sgarbijjètë – Pieno di graffi e ferite.

Sgarrà – Strappare.

Sgarrufètë – Rovinato. Graffiato.

Sgarzàtë – Offeso nell’organo della vista.

Sghèjë – Soldi (Moneta Austriaca nel lombardo-veneto).

Sgherrené  – Sderenare.

Sgraffa sgràffë – Piglia piglia. Sgraffignare.

Sgrambijé – Graffiare.

Sgrambilijètë – Parola offensiva per racchiudere in una persona più difetti

Sgranà – Mangiare. Togliere piselli e fave dai baccelli..

Sgrannelejé – Grandinare.

Sgrascià – Sputare con violenza la secrezione nasale e orale infiammata.

Sgrassà – Privare del grasso.

Sgravà – Partorire. Liberarsi di un peso.

Sgrèijë – Pula del chicco di grano trebbiato,(collegato alla resta).

Sgèzzë – Schizzo.

Sgriscìunë – In modo obliquo. Di traverso.

Sgrizzatàurë – Giocattolo. Tratto del sambuco ripulito del midollo e adattato a schizzatoio.

Sgrizzé – Schizzare.

Sgrugnòtë – Parte di vernice saltata da un mobile o auto.

Sgrujòzzë – Frustaper animali da lavoro.

Sgroppuò – Darsi da fare. Lavorare sodo.

Sgrussuò – Togliere da un materiale allo stato rozzo le parti superflue.

Sguagnelejé – Lamento continuo di un cane o il piagnucolare di un bimbo.

Sguazzejé – Sguazzare.

Sguèscë – Obbliquo.

Sguèzzerë – Svizzero.

Sgugnulujé – Lamentarsi.

Sgummovë – Muovere qualcosa.

– Sai.

Sìbbulë – Lesina, arnese del calzolaio per bucare il cuoio.

Sìbbutë – Subito.

Sicutuò – Continuare.

Sìggë – Sedia.

Siggilàunë – Seggiolone per bambini.

Signà – Segnare.

Signàurë – Signore.

Signurué – Vostra signoria, rivolgendosi al padre o ai nonni.

Sijìzzë – Singhiozzo.

Silištrë – Lampo.

Simèggë – Piccoli chiodi usati dai calzolai.

Sindé – Sentire.

Sindinzië – Maledizione.

Sindimìndë – Sentimenti.

Sinnà – Altrimenti.

Sippiluchë – Sepolcri.

Sirpendènë – Persona maldicente.

Sirvé – Servire.

Sì sì – Presto presto.

Sištemàtë – Sistemato. Messo in ordine.

Sutàccë – Setaccio.

Situò – mettere a posto.

Situvuàtë – Calmato. Trovato quello che voleva. Sposato.

Sìuchë – Sugo.

Slaccià – Slacciare.

Smàcchë – Smacco. Figuraccia.

Smacchià – Smacchiare.

Smaliziètë – Chi si comporta modo sicuro dopo aver vissuto molte esperienze.

Smammà – Staccarsi dalla mamma. Andare via.

Smandà – Scoprire.

Smanginètë – Mangino.

Smanicchiètë – Privo di mani. Persona che evita il lavoro.

Smanijé – Agitazione per impazienza e nervosismo.

Smascariètë – Volto pieno di sangue per le botte prese.

Smascarijè – Sfigurare il volto a una persona.

Smaštà – Basto rifiutato con violenza da un equino. Persona che perde la pazienza.

Smatenàtë – Matto.

Smàttë – Smettere.

Smatunuòtë – Stravagante.

Smazzà – Dimagrire.

Smèrcë – Smerciare.

Smeccé – Sbirciare.

Smoštë – Emozione. Mosso.

Smovë – Muovere. Spostare.

Smundà – Perdere il colore originario. Smontare qualcosa.

Smurfiàusë – Smorfioso. Vanitoso.

Smuštràtë – Reso irriconoscibile.

Sòccë – Socio. Mezzadro.

Soccia-soccë – Dappertutto.

Sòcemë l’òmmenë – Mio suocero.

Sòcemë la fàmmenë – Mia suocera.

Sòcetë – Tuo suocero.

Sòlë – Suola.

Sònnë – Sonno.

Soprannomë – Nomignolo.

Sopreppengë – Pipistrello.

Sopròssë – Callo osseo.

Sòrë – Sorella.

Sòretë – Tua sorella.

Sòrvë – Sorbo pianta.

Sòtë – Calmo.

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