Set 22, 2015 - A SPASSO PER SAN SALVO    No Comments

Garibaldi a San Salvo.

Garibaldi

<<Che tu sia appeso… Ma di cosa parla questo forestiero>>?

Si racconta che Garibaldi  inseguito dalle truppe francesi   si rifugiò a San Salvo.

”L’Eroe dei due mondi”, per non farsi riconoscere, indossava  abiti logori e sgualciti , e fingendosi  un venditore di setacci,  gridava “E’ arrivato il  setacciaro!”

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Set 22, 2015 - Articoli    No Comments

GIUSEPPE GARIBALDI RIPARO’ NELL’ABITATO DI SAN SALVO

Giuseppe Garibaldi, con il crollo della Repubblica  avvenuto nell’anno 1849, fu inseguito dalla soldatesche francesi e, dopo numerose e tormentate  peregrinazioni, riparò anche nell’abitato di San Salvo.

Sui libri di storia non è fatto nessun accenno, ma gli anziani salvanesi continuano a parlarne con decisa convinzione.

L’eroe dei due mondi, nei primi  giorni di  febbraio del 1849, era a Roma a difendere la Repubblica contro l’esercito francese  accorso in aiuto dello Stato Pontificio.

Il 30 aprile l’esercito garibaldino “uscì da Porta San Pancrazio e, dopo  una violenta battaglia,  riuscì a sconfiggere le forze nemiche francesi formate da circa 5000 soldati e guidate dal generale Oudinot.

Caduta la Repubblica, Garibaldi fu costretto a darsi alla fuga insieme ad un manipolo di compagni,  tra i quali  Silvio Ciccarone, anch’esso garibaldino, originario di Vasto.

Risalì il Tevere  e, con mezzi di fortuna  entrò nel  territorio abruzzese- molisano. Seguì il corso del fiume Trigno e dopo durissimo viaggio si trovò  nei pressi dell’abitato di San Salvo.

Stanco e affamato percorse insieme ai  compagni  le strada di  Madonna delle Grazie e della  Fontana Vecchia (la saléte de la fànde) in cerca di qualche rifugio.

Rifugio che trovò  quasi subito  nel sottoscala della famiglia Napolitano, attualmente di proprietà di Mimì Napolitano, attiguo alla casa dei” Cilli”(demolita negli anni 60) , trasformata in un luogo di cultura che ha preso il nome di”Porte de la Terre”.

Appena  spuntò il giorno, il generale  riprese la fuga e,  marciando attraverso  un viottolo del tenimento della famiglia  dei “Nasci” arrivò  alla foce del torrente Buonanotte, dove era atteso  da alcuni amici. A bordo di   un bragozzo da pesca giunse in terra marchigiana ,per proseguire verso San Marino.

Eludendo le navi  austriache, il generale  arrivò a Cesenatico, per  proseguire la mattina dopo alla volta delle  valli di Comacchio, dove in una  vecchia cascina  si spense Anita, l’eroica compagna della sua vita.

 

Michele Molino

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Set 17, 2015 - Articoli    No Comments

La corsa dei cavalli a San Vitale.

In un tempo passato, nella giornata dë lë sagnitèllë dopo aver scaricato lë sàmuë (le some) dai cavalli al mulino, si organizzavano gare di corsa, ogn’uno poteva partecipare con il proprio cavallo. Alcune famiglie non avevano solo cavalli da lavoro, ma anche purosangue e cavalli dediti alla corsa, erano sempre i favoriti, mentre alcuni pur avendo cavalli quotati desistevano dal partecipare perché non poteva mettere a rischio il cavallo, il bene più importante e prezioso per la sopravvivenza della propria famiglia, nel caso ci fosse stata una caduta rovinosa per l’animale stesso.

Il percorso era così costituito, la partenza era la pòrtë dë la tèrrë (la Porta della Terra), si percorreva tutto lu cuàrsë Garebàldë (il Corso Garibaldi), si arrivava a lu tèrmenë (il termine, pietra miliare posta alla fine di corso Garibaldi sulla via per Lentella) e ritorno ripercorrendo lo stesso tragitto verso il traguardo che era lo stesso luogo della partenza.

Come ali di folla i paesani che si disponevano lungo il percorso in un’euforia collettiva dato anche da qualche bicchiere di buon vino, incitavano e spronavano i partecipanti alla vittoria.

Tutto questo venne a scomparire con l’arrivo dei trattori e la sparizione man mano dei cavalli.

Quella giornata era una delle poche occasioni di aggregazione e gioco collettivo dove tutto il paese partecipava, tutti si astenevano dai lavori nei campi per fare festa. Per il divertimento di tutti si organizzavano anche corse con gli asini, corse con i sacchi e altro.

Stefano Marchetta

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