Professore Di Pietro Nicola, 1968.

Prof. Nicola Di Pietro 1968

In alto a sx: Torricella Carmine, Strever Franco, Romondio Giuseppe, Di Santo Pasquale, Cordisco Ivano, Chinni Pasquale, Di Giacomo Rocco, Messere Valentino, Di Rocco Santino, Ciuffi Giovanni, Cicchitti Luigi.

Da sx in basso: Romondio Peppino, Pasquarelli Giancarlo, Bruno Vito, Prof. Di Pietro Nicola, Pepe Giuseppe, Di Tulio Dario, Larcinese Vincenzo.

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Feb 18, 2016 - Articoli    No Comments

Il Vincolo di Mandato

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Credo che uno dei problemi dei nostri politici sia la non coerenza con il proprio elettorato, perché sembra che l’unica spinta che loro cercano è quella di arrivare a essere eletti a una carica istituzionale.

Poi come si usa dire “ Buona notte ai suonatori”, in questo caso agli elettori che hanno abboccato alle chiacchiere vendute durante le elezioni.

Ultimamente sempre più politici cambiano con disinvoltura vari schieramenti, sia per entrare in una situazione di potere o per un interesse personale.

Non è giusto che si porti voti a un partito che non avrebbe mai preso quelle preferenze, dando modo a leggi non volute di essere approvate.

Basta pensare che negli ultimi due anni 235 politici hanno cambiato casacca, questo perché non esiste una legge che applichi il vincolo di mandato.

L’articolo 67 della Costituzione Italiana dice:

“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.

Se invece ci fosse un modo per revocare il nostro voto al parlamentare o al partito scelto, sicuramente i politici eletti starebbero più attenti a ciò che promettono, inoltre s’impegnerebbero a comunicare le proprie scelte future ai propri elettori.

Stefano Marchetta

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Feb 10, 2016 - Articoli    No Comments

“Lu cavàllë dë Vàlerië”

La famiglia Torricella aveva molti cavalli per le varie attività logistiche che svolgeva nel dopo guerra, dal trasporto merci al carro funebre, fino a quando non sono passati ai camion, abbandonando gli equini usati per tanti anni.

 “Më sìmbrë lu cavàllë dë Vàlerië” è un’espressione popolare comune, usata in situazioni ben precise, che man mano che il tempo passa se ne dimentica l’origine, è ripetuto e adoperata in modo appropriato anche da chi non sa l’inizio di quel modo di dire.

Nel caso del detto “Më sìmbrë lu cavàllë dë Vàlerië” (Mi sembri il cavallo di Valerio) la similitudine viene ed è sempre stato usato San Salvo per indicare un uomo che va o vuole avere rapporti con più donne o si atteggi a grande seduttore o in episodi plateali di burle tra amici. Il tutto prende inizio dal fatto che Valerio Torricella tra i tanti cavalli che possedeva, aveva sempre avuto uno stallone da monta per le sue cavalle. Le prestazioni dello stallone erano offerte mediante compenso ai tanti contadini che portavano le loro cavalle per farle coprire sperando nella nascita di un bel puledro. Mio suocero che visse con questa famiglia per molti anni, mi ha elencato i nomi di alcuni stalloni che loro hanno avuto: Mazzolino, Monello e altri, fino all’ultimo che si chiamava Lucifero.

Stefano Marchetta

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