Apr 5, 2016 - Articoli    No Comments

Il 27 Aprile 1980 la Banda dei Carabinieri a San Salvo.

Nel 1980 dopo vari eventi successi a San Salvo, il comitato festa di San Vitale fu al quando numerosa, ne furono almeno 100. Tra i tanti c’era il cav. Cilli Virgilio che tra i suoi desideri rientrava la voglia di portare nel suo paese la banda dei carabinieri al completo. Con pazienza e toccando i tasti giusti, riuscì nel suo intendo, il 27 aprile nel pomeriggio la banda fu schierata all’inizio di Corso Garibaldi per sfilare per le strade del nostro paese guidata dal colonello, maestro Vincenzo Borgia, mentre delle timide gocce di pioggia iniziavano a scendere. Il palco per accogliere i 105 elementi della banda era pronto davanti alla chiesa di San Giuseppe, una volta arrivati in centro, la pioggia inizio copiosa e forte, la banda si rifugiò sotto il porticato del comune, dove poi sotto la pioggia che non avrebbe smesso solo a notte inoltrata, fu fatta una piccola cerimonia e suonate qualche brano. Così la serata come lo aveva pianificato il cav. Cilli Virgilio rimase un sogno. Ricordo che qualcuno disse “Significa che San Vitale non ha gradito la banda”.

Stefano marchetta

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Mar 24, 2016 - Articoli    No Comments

Gemellaggio San Salvo con Svenskerenvar (Ungheria).

Parlando con alcuni giovani, anziani e persone non del luogo, ho capito che non tutti sanno cosa sia quel legno posto nel centro della nostra città, tra la diramazione di via Roma e Corso Umberto I.

Le Rivoluzioni del 1989, a volte chiamate l’Autunno delle Nazioni, furono un’ondata rivoluzionaria avvenuta nell’Europa Centrale e Orientale nell’autunno del 1989, quando diversi regimi comunisti furono rovesciati nel giro di pochi mesi. La città di Svenskerenvar (Ungheria) cercò da subito di aprirsi al mondo nuovo, cercando molti gemellaggi con città della vecchia europea per facilitare la crescita della loro città. Nel 1992 chiesero alla città San Salvo e all’allora sindaco Mariotti Arnaldo, di gemellarsi con loro, la delegazione fu ospitata alloggiato nell’asilo nido di San Salvo Marina. Loro si portarono dall’Ungheria un tronco d’albero, il legno fu scolpito e modellato sul suolo ospitante per dare un segno più tangibile di una nascita di fratellanza direttamente sul luogo. Nell’agosto del 1992 il monumento che sigillava il gemellaggio fu posto nell’angolo ovest del monumento dei caduti in guerra. Mentre nella loro città in Ungheria in una parte di nuova costruzione, sempre in legno un monumento pieno di frecce su cui ci son scritte le distanze in km e i nomi delle città gemellate. Poi nel tempo per molti anni la nostra città mantenne vivo il gemellaggio, ospitando e mandando delegazioni in Ungheria. Io ebbi la fortuna essendo un componente della Banda Città Di San Salvo, di andarci due volte a distanza di anni, fui testimone personalmente della voglia di cambiamento nel popolo ungherese, che aveva vissuto sotto il regime filorusso per oltre trent’anni.

Stefano Marchetta

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