San Salvo 23 maggio 1982, il caldo ci porta al mare.
San Salvo Mercoledì 27 Aprile 1960.
Questa foto inedita nella sua composizione ha sempre catturato il mio interesse, perché in uno scatto c’è tanto da raccontare. La prima la “Pòrtë dë laTèrrë” unica entrata a quello che era il borgo antico di san Salvo chiamato il Quadrilatero, visto dall’interno. La seconda le luminarie che ci dicono che il paese si stava preparando alla festa di San Vitale. La terza ci mostra un giovane don Cirillo Piovesan parroco nella chiesa di San Giuseppe dal 15-07-1945 al 01-09-1991. La terza la morte, come la cronaca di questi giorni ci ha fatto vivere, di un giovane finanziere, un figlio di San Salvo morto a soli 38 anni Marchetta Vitale. La quarta il pavimento della piazza bagnata ci fa notare che la pioggia è sempre presente nel giorno del Santo Patrono
Và ‘nghë chèllë mèijë dë tà e fàijë lë spàsë.
(Vai con quelli migliori dite e offrigli anche da mangiare)
Riferito alle cattive compagnie.
POKÉMON.
“Nicola Marchetta e l’Andrea Doria, storia di un viaggio, 60 anni fa”.
Era già notte il 26 luglio 1956 quanto a San Salvo arrivo la drammatica notizia che il transatlantico Andrea Doria diretto a New York era affondato.
L’oscurità era illuminata dalle fiocche luci dei lampioni e da una luna quasi piena che schiarivano i vicoli bui, mentre un via vai di persone migrava di casa in casa, alcuni piangevano altri muti e persi, andavano in cerca di notizie sicure, riassicurazioni per il loro cuore affranto e pieno di preoccupazioni, sorretti solo dalla speranza, dalla fede e dalla preghiera.
Vi chiederete perché? Bisogna tornare indietro di qualche mese, Nicola Marchetta fratello di mio nonno Antonio, stanco di avere per amici la fame e la miseria con la moglie Carolina Di Biase e i quattro figli minori, Bruno, Adelina, Elda e Michelina, decise di emigrare negli Stati Uniti d’America, lasciando i cinque figli più grandi che erano già sposati o in prossimi a farlo nel paese natio. I parenti tutti si riunirono per salutarli prima della loro partenza per Napoli (foto a), dove avrebbero preso la grande nave. L’indomani della partenza il figlio Bruno malato non poté partire, li avrebbe raggiunti in seguito con altri paesani che erano in procinto di partire. Arrivati a Napoli, ebbero la sgradita notizia che c’era stato un errore, i posti disponibili sull’Andrea Doria erano solo due gli altri posti erano disponibili sulla C. Colombo (foto d) la nave gemella, altrimenti dovevano aspettare alcuni giorni e partire tutti insieme, così fecero. Ai molti passeggeri in attesa dell’imbarco, consigliavano di ricevere tutti i crismi, così in una chiesa vicino al porto furono cresimati tutti quelli che non avevano ricevuto il sacramento, perché una volta arrivati bastava un cavillo per negare lo sbarco ( foto b).
In attesa della loro partenza zio Nicola insieme alla sua famiglia andò a vedere lo spettacolo festoso della partenza dell’Andrea Doria che si allontanava verso l’orizzonte, cosa che avrebbero fatto anche loro verso una nuova vita. All’oscuro di ciò che sarebbe successo e senza esserne consapevole il suo destino stava cambiando in quel momento. Durante il viaggio sulla C. Colombo non furono informati della collisione delle due navi(foto c), dove persero la vita cinquantuno passeggeri, solo all’arrivo seppero dell’accaduto e cercarono subito il modo di telefonare a San Salvo per rincuorare tutti i famigliari convinti che loro erano a bordo dell’Andrea Doria, che avevano vissuto quei giorni interminabili con tanta apprensione. Questa triste storia mi ha fatto sempre pensare che la nostra sorte è legata a un filo, forse per incuria o per favorire qualcuno, l’addetto a prenotare i posti ha cambiato la vita di zio Nicola e famiglia. Se loro fossero stati sull’Andrea Doria dopo lo spavento di quella sciagura, sarebbero forse rientrati in Italia e continuato la loro vita a San Salvo da dove l’avevano lasciata, invece in America i figli si sono sposati fatti una posizione e sono nati nipoti e pronipoti.
Stefano Marchetta
( foto b)La Famiglia Marchetta la cresimati prima dell’imbarco .
Gioventù Sfocata.
Andò cë spìutë ‘nu pòpelë cë nàscë ‘na fàndë.
(Dove sputa un popolo ci nasce una fonte).