Funerale solenne di Marchetta Vitale, mercoledì 27 aprile 1960. (Ultima Parte).
Incrocio Via San Giuseppe, via Duca degli Abruzzi e via dei Cipressi
Il Cimitero
Incrocio Via San Giuseppe, via Duca degli Abruzzi e via dei Cipressi
Il Cimitero
Lungo Corso Garibaldi, sullo sfondo la porte della terra.
Penso che in mancanza di una discendenza diretta, stia a noi pronipoti ricordare le persone e gli eventi a noi cari.
Com’era in uso dire in quei tempi in mancanza di diagnosi certa:
“Chë succèssë”? “ J’à chiappàtë ‘nu dulàurë dë panzë e zë mòrtë”.
(“Cosa è successo”? “Gli è preso un dolore di pangia ed è morto”.)
Era un mercoledì il 27 aprile 1960, quando a soli 37 anni moriva Vitale Marchetta, finanziere, cugino in prima di mio padre Vito. Essendo un militare vu inviato, un picchetto d’onore e il tutto sono stati immortalati in una sequenza fotografica, che nello stesso momento non solo congelava l’evento da mandare ai posteri, ma fissa il com’era San Salvo in quel preciso istante per chi sa riconoscere i luoghi di passaggio del feretro, partito da via Trignina alcuni metri più su della salita di Via Fontana Vecchia.
Come sempre per tradizione pioveva.
Vitale Marchetta
Casa in via Trignina
In primo piano Guido Marchetta
Zona mercato coperto, sullo sfondo via Orientale
Piazza San Vitale, la Porta della Terra, Don Cirillo.
Personalmente dispiace che ci sono persone meschine, disposte a distruggere quello che gli altri costruiscono, togliendo tempo alle loro famiglia per una nostra belle e centenaria tradizione. Non parlo di chi ha fatto a botte. A buon intenditore poche parole.
<< Come sono potenti queste sagnitelle>>!
Stefano Marchetta
Umberto Pagano con il nipote.
T’attacchë lë pechèrë a la vègnë.
(Ti lego le pecore alla tua vigna).
Questa frase era una minaccia, riferita alla voracità dell’animale che in breve tempo avrebbe mangiato tutte le foglie compromettendo il futuro raccolto.
Anche se in ritardo, perché il disegno era finito per sbaglio in archivio, voglio fare gli auguri a l’amico Emanuele, nuovo Presidente del “Lions Club San Salvo“.
Attimi
che scuotono la mia mente,
come onde s’infrangono su certezze
riducendosi in lacrime,
viste attraverso un raggio di speranza,
diventano sprizzi di felicità.
L’annuncio di una gioia,
nel suo giorno, il Cristo
ci tende una mano
per una resurrezione
nella gioia del vivere.
Stefano Marchetta