Lë murtë štànnë a lu muànnë dë la veretà e nî štàmë a lu muànnë dë la bbuscé.
(I morti stanno nel mondo della verità e noi stiamo nel mondo della bugia).
Lë murtë štànnë a lu muànnë dë la veretà e nî štàmë a lu muànnë dë la bbuscé.
(I morti stanno nel mondo della verità e noi stiamo nel mondo della bugia).
Oggi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto, l’Arcivescovo Mons. Bruno Forte ricollegherà la Reliquia della Sacra Spina nella Cappella restaurata e rinnovata. A tal proposito voglio ricordare Michele Roserba padre di mio zio Stefano. Michele mastro decoratore, che abbelli con i suoi pennelli la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di San Giuseppe a San Salvo negli anni ’60. Le foto sono state scattate durante i lavori nella chiesa di Vasto, si vede Michele il primo a sx con gli occhiali con la sua squadra di decoratori (di cui non conosco i nomi).
<<Nicoletta, è successo una cosa strana … Sono entrato al bagno e la luce si è accesa da sola, sono riuscito e si è spenta da sola>>!
<<Ho capito, hai rifatto la pipì dentro al frigorifero>>!
Së jé decèdë dë fa’ lu cappellàrë, la ggèndë nàsscë senza còccë.
(Se io decido di fare il cappellaio, la gente nascerà senza testa).
Questo modo di dire sottolinea quando la sfortuna perseguita una persona.
L’àrtë dë Fraccalàssë, màngnë, bàvë e va’ a spàssë.
(Famoso scansafatiche, gli piaceva mangiare, bere a andare a spasso).
(Anche se nel originale detto era Michelàccio, una probabile origine lo riconduce al Miquelet, soprannome anticamente usato in Francia e in Spagna per i fedeli che si recavano in pellegrinaggio al santuario di San Michele).