Lu Štaijë (LO STAIO)
A San Salvo come nel resto d’Italia gli stipendiati erano i maestri, impiegati postali, comunali, ecc. che costituivano un buon partito perché come si diceva una volta tenavènë lu puànë assecurètë (avevano il pane assicurato).
L’artigiano viveva in virtù del baratto fatto con i contadini, forniva il proprio lavoro in cambio dei prodotti della terra, se non poteva essere pagato in denaro.
Vigeva una forma di pagamento detta dë lu Štaijë (staio) recipiente riempito fino all’orlo, era la sesta parte del contenuto di un sacco (come spiegato in un altro articolo, era la sàmuë 120 Kg) cioè nu muzzattë (mezzetto o moggio).
Alla raccolta del grano, le quantità concordate, remunerava il lavoro prestato dall’artigiano (sarto, barbiere falegname, maniscalco, ecc),nell’arco di un anno.
Stefano Marchetta
Lu Štaijë (LO STAIO)