La Fàndë vicchië per il popolo.
Come tutte le comunità antiche, il filo conduttore che a permesso loro di sviluppare è stato l’acqua, sia era un fiume, un torrente o una sorgente esso era il bene più importante per le genti.
In questo tempo apriamo il rubinetto e arriva l’acqua per molti rimane difficile calarsi in un tempo dove se non eri andato a prendere l’acqua alla fonte non bevevi, non cucinavi e non ti lavavi.
A San Salvo la fonte vecchia era il fulcro delle famiglie, ogni attività era legata a essa.
Volendola paragonala ai nostri giorni la potremo associare al passeggio della villa comunale o dei portici, dove ci sono i negozi, dove questi diventano luogo d’incontro per tutti.
Così la vecchia fontana a parte andare a prendere l’acqua per la casa, diventava il luogo dove ci si scambiavano notizie e pettegolezzi, diveniva il luogo, dove i giovani andavano di buon grado ad abbeverare gli armenti per ordine dei genitori e poter incontrare le ragazze che a loro volta per dimostrare che erano pronte per il matrimonio, andavano a prendere l’acqua con la conca da portare in equilibrio sulla testa, con l’aiuto della spärë (CERCINE dal latino Circinus – Cerchio) uno strofinaccio arrotolato a forma di corona.
Così facendo nascevano le prime simpatie fatti di sguardi e sorrisi a volte ricambiate e a volte no.
Stefano Marchetta