I due ladri.

A differenza di adesso dove uno trova mille risposte su Google, quando ero ragazzino la propria conoscenza era legata alle persone che la fortuna metteva sul tuo cammino, quelli che comunemente venivano chiamati mentori. Ricordo ancora adesso il racconto con cui mio padre sorridente iniziò ad avviarmi alla giungla della vita per farmi capire che il mondo era, è e sarà.

Due ladri vennero portati davanti al giudice per essere giudicati, il primo aveva rubato una grossa quantità di denaro l’altro aveva rubato due sacchi di paglia per il suo asino. Il giudice dopo aver ascoltato gli imputati, avvocati e testimoni emise la sua sentenza. Il ladro di paglia venne condannato mentre l’altro assolto, al che il condannato si alzo e rivolgendosi al giudice disse:

“Signòr ggìdecë, jé pë ‘nu càunë dë pàijë so’ cunnuannàtë, peccà chill’àddrë è štàtë pirdunàtë”?

(“Signor giudice, io per un po’ di paglia vengo condannato, perché l’altro è stato assolto”)?

Il giudice: “Jé nni màgnë la pàijë”!

(Il giudice pacatamente rispose: “Io non mangio la paglia”!)

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