DICEMBRE, il mese in cui si abbandonano più CANI.
Fulvio Menna va in Pensione.
Dopo tanti rinvii e dopo più di 42 anni di lavoro, ieri il triste saluto. AUGURIII
C.S.I. Miami :” Il Tenente Horatio Caine” (David Caruso).
FELICE, dopo la vacanza a New York.
Màštrë Lùeggë al cinema.
Màštrë Lùeggë era un accanito fumatore, tanto da bruciare alcune decine di sigarette al giorno. Un giorno, trovandosi a Vasto, entrò nelle sala cinematografica denominata “Politeama Ruzzi” per assistere alla proiezione di un film molto famoso e di cui ne aveva sentito parlare, da tempo, in modo molto favorevole. Prese posto nella platea , e capitò, a suo dire, a fianco di una meravigliosa fanciulla che gli faceva ‘ndreccià lë cervèllë, e non gli faceva capire più niente sulla trama del film in proiezione. Raccontando tale avvenimento agli amici di bottega, concludeva:
”Nnë jë aijë putìtë fa’ niendë, ma të l’aijë attubbunàtë dë fìmuë”.
(Non le ho potuto fare niente, ma l’ho riempita di fumo).
Evaristo Sparvieri
Mi sembrava un’utopia, ma esistono persone che vivono in un mondo parallelo!
Ruštèllë = Arrosticini
Antonio Mastrocola torna da Lione.
Legambiente organizza: “Puliamo il Mondo 2016, il 23, 24, 25 settembre”.
Puliamo il Mondo 2016 : il 23, 24, 25 settembre la grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente.
A San Salvo la giornata si è svolta il 19 settembre all’interno della villa comunale, mentre nel corso della manifestazione su strada Istonia, gli artisti Davide Scutece e Paolo Dongu hanno realizzato dei murales sull’argomento. Nel disegno il mondo visto da me.
Handicappato?
In occasione delle Paralimpiadi, mi è capitato spesso di leggere piccole frasi estrapolate da lunghe interviste fatte ad atleti vincitori di medaglie d’oro, solo con l’intendo di dare un messaggio: ”Alla fine il problema delle persone con disabilità fisiche, si riducono tutto a impegno, forza di volontà e voglia di vivere”.
Poi basta uscire da casa e vedere queste persone costrette ad andare con la carrozzella in strada tra le auto, perché sanno già che alla fine del marciapiede se non c’è qualcuno ad aiutarli hanno difficoltà a proseguire il loro viaggio, per colpa di un lampione o in palo al centro del percorso o manca lo scivolo.
Tutto ciò ha un costo, allora è meglio cambiare loro il nome per rispetto, per non offenderli come qualcuno afferma, così il problema è risolto.
Stefano Marchetta