

Arrivano gli aiuti!?

Molti non credono nelle mascherine, ma l’aspetto di come indossare la mascherina è la cosa che mi colpisce di più, andando a fare la spesa, guardando dalla finestra le persone che passano davanti casa e i colleghi di lavoro. Molti di loro non curanti o no consapevoli la portano sotto il naso o persino agganciata sul mento, poi guardinghi, spaventati e vigili come sentinelle aspettano che qualcuno li richiami e dica loro: “Amico non ci tieni alla tua salute”? “Indossa bene la mascherina”.
Per non parlare dei dottori, infermieri e altre figure istituzionali che intervistati, per un attimo di notorietà, si tolgono la mascherina per parlare a un microfono dove hanno sputacchiato chi sa quante persone.
Siate artefici e protettori della vostra salute.
“È mèijë a cràdë, ca pruvuò”.
(È meglio credere, che provare).
<<Resta a casa, che gira l’influenza e il raffreddore>>!
Intervistato dal giornale spagnolo El Mundo nel marzo del 2015, Umberto Eco disse questa frase: “Chiunque abita il pianeta, compresi i matti e gli idioti, ha diritto alla parola pubblica …” riferendosi sarcasticamente al Web. Dopo alcuni mesi a Torino aggiunse:” Questi creeranno una sindrome di scetticismo, la gente non crederà più a quello che si dirà nel web”.