Il talijàno pizzùto.
Questo modo di dire, molto in voga una volta, era riferito a persone che in un contesto dialettale si esprimevano aggiungendo parole in italiano.
Questo modo di dire, molto in voga una volta, era riferito a persone che in un contesto dialettale si esprimevano aggiungendo parole in italiano.
Una volta a San Salvo c’era la corsa degli asini. Erminio che vi voleva partecipare per vincere la bella ventricina messa in palio per poi mangiarla con gli amici, prese l’asino senza chiedere il permesso al padre. Il ragazzo non ebbe fortuna nella corsa, ma rimediò solo un gran rimprovero dal padre disperato, convinto che gli avevano rubato l’asino non trovandolo nella stalla.
Fatto realmente accaduto a San Salvo a gennaio. La moglie singhiozzante e affranta si rivolgeva al marito morto, informandolo dello sfratto appena arrivato portato dall’ufficiale giudiziario, non accorgentosi che era arrivato il prete che aveva capito solo la parola sfratto e subito intervenne dicendo “Parlate di me”.
<<Marito mio è venuto l’ufficiale giudiziario ti ha fatto lo sfratto>>!