

Ognuno ha la sua stagione.

Sono passati 25 anni da quando il campanile della chiesa di San Giuseppe è privo del suo simbolo di cristianità.
In quei giorni d’Aprile del 1997, San Salvo fu flagellata ventiquattro ore su ventiquattro da un forte vento, quella stessa potenza della natura ha letteralmente sradicato la CROCE facendola precipitare al suolo, precisamente su un’auto del comune parcheggiato lì sotto, per fortuna nessuno si è fatto male.
Questa frase l’ho sentita giorni fa.
“Ti fa male la civetta” era una tipica espresione colorita usate tra donne quando una non voleva fare determinati lavori o detta da una mamma a una figlia che non voleva fare le faccende domestiche.
In queste foto, dov’è presente Nicola fratello minore di mia nonna Angela, scattate in Jugoslavia nell’autunno del 1942 prima di essere inviati sul fronte russo da dove non sarebbero più tornati, mi ha sempre colpito la tranquillità dell’ignaro destino che li aspettava nei loro volti sorridenti.
Nicola morì pochi mesi dopo a Vladimir città situata 190 km a nordest di Mosca, dove è sepolto.