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Giu 13, 2013 - Poesie    No Comments

“SPALLE”

Spalle.

Spalle tenere di bimbo.

Spalle d’orate dal sole.

Spalle di candide fanciulle.

Spalle muscolose,

bagnate di sudore.

Spalle curve di vecchi,

che sopportano il peso dell’età.

Spalle che diventano nere,

traditrici, aride,

se le giri a chi ti tende la mano,

a chi ti chiede aiuto.

A chi ,

a riposto in te amore e speranza.

 

 

Stefano Marchetta

Mag 29, 2013 - Poesie    No Comments

L’IGNORANZA

Attaccata la terra

si atterrisce,

la brutta guerra

la imbruttisce.

 

E quei uomini

che un tempo andato,

furono bambini

le loro mani hanno armato.

 

Celandosi sotto una bandiera

che cambia solo nel colore,

nel  silenzio della sera

tolgono a membra il calore.

 

A uomo stolto

che nella passata esperienza,

hai raccolto

solo l’ignoranza.

 

 

Stefano Marchetta

Apr 2, 2013 - Poesie    No Comments

LA PASQUA

Dentro uova pasquali,

bambini giulivi

cercano regali.

Campane danzanti

di paese in paese,

gridano felici magici canti.

Gesù è risorto,

Gesù è risorto,

Gesù è risorto.

Stefano Marchetta

Feb 28, 2013 - Poesie    No Comments

A COSA SERVE

A cosa serve la pioggia

se non hai la terra da bagnare?

A cosa serve il seme

se non ha terra per germogliare.

A cosa serve l’ape

se non ha il fiore su cui posarsi?

A cosa serve la fede

se non hai un DIO.

A cosa serve l’amore

se non hai chi amare?

A cosa serve la vita

se non ho Rita.

Stefano Marchetta

Feb 12, 2013 - Poesie    No Comments

PREGHIERA

Dio, luce immensa

del firmamento,

bussola che indichi

la vita eterna,

libera il mio cuore

dalle ombre,

la mia mente

dalle nebbie.

Raddrizza la mia lingua

nella preghiera,

fammi navigare nel tuo

mare d’amore,

fammi ritrovare la fede,

fammi conoscere

GESU’.

Stefano Marchetta

Gen 8, 2013 - Le mie FOTOGRAFIE, Poesie    No Comments

“LA PORCHETTA”

Quando arriva la festa

hai un profumo nella testa,

corri in bicicletta

a comprarti la porchetta.

 

Allegria e buon ‘umore

ti fa uscire da lù core,

se ti offrono la bruschetta

preferisci la porchetta.

 

Tutti ne vogliono un pezzettino

ma è meglio un bel panino,

se qualcuno è nà saetta

dagli nà bella fetta.

 

Il bello della porchetta

è che non vuole la forchetta,

di aromi è vestita

per leccarti anche le dita.

 

Seduto sulla panchina

assaggi la saporita crosticina,

il suo sapor è divino

anche se non lo mangi sul tavolino.

 

Se è cotta nel forno

non hai bisogno del contorno,

sul digiuno è nà vendetta

quando assapori la porchetta.

 

Anche la morte non ha fretta

quando c’è la porchetta,

grida forte per un’oretta

viva,viva la PORCHETTA.

Stefano Marchetta

Di Vilio porchetta

Ott 31, 2012 - Poesie    No Comments

L’OLIO MIO

Che odore, che profumo

il vento semina nell’aria,

mentre macino l’ulivo mio.

Sotto le macine man mano,

la capregna, la sanguinella, la gentile, il frantoiano e il leccino

sprigionano aromi e fragranze.

Ci ho messo perfino

il pentolino,

per un sapore sopraffino.

Una cascata di grano maturo

alla fonte è l’olio mio.

mi pare oro.

Torno a casa con il mio tesoro

dove mi aspetta,

la cara bruschetta.

 

Stefano Marchetta

Ott 8, 2012 - Poesie    No Comments

            CHE VA

 

Assorto sto,

mentre un volo di gabbiani

tracciano disegni nel cielo.

Illuminato da un sole stanco,

che proietta la mia ombra

verso l’infinito in cerca di verità.

Mentre un cuore affranto

cerca uno zampillo d’amore,

per ritemprare delle membra

bagnate dal sudore.

Un sorriso giulivo di un fanciullo

incontra lo sguardo di un bimbo,

che con esile mano

cerca di afferrare la vita

che va.

 

Stefano Marchetta

Set 25, 2012 - Poesie    No Comments

La Guerra

 

Chi sei tu guerra,

che sputi sul volto di un fanciullo?

 

Chi sei tu guerra,

che ti nutri di uomini e di città ne fai macerie?

 

Chi sei tu guerra,

che prometti un piatto di minestra ai vincitori,

da togliere ai vinti che non l’hanno?

 

Chi sei tu guerra ,

se non la figlia prediletta

dell’uomo e della morte.

 

Stefano Marchetta

Ago 29, 2012 - Poesie    No Comments

Mio Padre

Come fossero i solchi

di un disco che gira,

mio padre,

appoggiato al tepore

di un raggio di sole,

muove le sue rughe.

 

Lo sguardo

verso l’infinito fugge,

cercando i suoni

dei suoi ricordi andati.

 

Mentre passi stanchi

seguono pensieri veloci,

una lacrima scorre in mezzo

alla sua non verde età.

 

Stefano marchetta

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