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San Vitale… Anni ’70.
I miei zii Maria Marchetta e Carmine Di Casoli, dopo aver addobbano e preparano il trattore per il giorno di San Vitale.
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I miei zii Maria Marchetta e Carmine Di Casoli, dopo aver addobbano e preparano il trattore per il giorno di San Vitale.
Trattore pronto… É sempre stata un’emozione preparare lu motòrë per portare le some a San Vitale, fin da quando ero bambino, sia nel giorno delle sagne come il 28 aprile festa del Santo Patrono. Erano alcuni anni che non partecipavo a questa ricorrenza e quest’anno io ci sono.
A dx si riconoscono Tomeo Aurelia e Di Nello Erminda
Come si dice: “La duvuziàunë è la duvuziàunë“.
Lë percellètë è una tradizione senza tempo, anche ai tempi del covid 19.
L’ape con la pepèzzerë, anche se non si vede bene è guidata da Nicola Altieri, sulla sx si riconosce Angelo Chioditti e sulla dx Marinelli e Francesco Forte.
Nella foto Vicoli Carlo, Marchetta Stefano, Vicoli Antonio, Di Falco Alfonso e Vicoli Nicola. L’ultima uscita insieme prima che ognuno di noi prendesse la propria stada, chi verso il lavoro chi verso l’università.
Da sx: Vitale Ialacci, Alfonso Altieri, Luigi Ciccotosto, ?’ , ?? .
Dietro da sx: Rino Maiale, Morricone, Nicola Martelli.
Rappresentazione teatrale della Compagnia di Teatro Sperimentale San Salvo, così si chiamava prima della prematura morte di Renato Bevilacqua a cui poi fu dedicata. Il titolo dell’opera era: “Mi raccomando non contradditelo”, liberamente tratto dalla commedia: “Ditegli sempre di sì” commedia in due atti scritta da Eduardo De Filippo nel 1927 (il cui titolo originale era “Chill’è pàzzë”). La prima assoluta avvenne il 7 aprile 1928 al Teatro Manzoni di Roma. A San Salvo fu rappresentata ad Aprile proprio in ricordo di tale evento, sotto la guida e regia di Angelo Pagano, Sabatino Faga scenografo dell’epoca, il primo attore era Felice Tomeo (Sebòn).
Da sx: Del Borrello Giovanni, Raspa Vitale, Del Casale Santino, Artese Amedeo, Cervone Dino, ? , ? , Spinelli Pasquale, Tascone e se non sbaglio Mastrangelo.