Strada Fondana Vecchia 1962.

Quando mi hanno dato queste foto scattate l’anno della mia nascita, del mio vecchio quartiere è stata un’emozione, perché si sono attivate tante emozioni. A parte vedere i giovani Santino Del Casale e Pierino Ruggieri che mi hanno conosciuto da sempre, vedere la chiesa senza il campanile, i segni del passaggio dei cavalli, la casa dei cugini Ialacci ancora in pianterreno e si intravede la fontanella dove le donne andavano a prendere l’acqua con le conche non ha prezzo. Ma in special modo si vedono i tufi con cui mio padre stava costruendo una camera in più alla nuova casa dove si era trasferito. Camera che sarebbe servita metà come cantina e metà come stalla. Ricordo come se fosse ora il cavallo bianco che aveva mio padre il cui nome era Regina, un giorno di qualche anno dopo venne venduta, sento ancora l’eco del mio pianto singhiozzante mentre la vedevo allontanare lungo la discesa della Madonna delle Grazie fino a sparire, mentre i miei genitori mi consolavano stando in braccio a mio padre, sostituita da un moderno motocoltivatore il cui nome era Maiella.

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