Quale foglia rappresenta la tua vita?
Tante volte nel tempo ho guardato, osservato e riflettuto scrutando le mie piante di pesche, ammiravo le chiome che si muovevano danzanti e festose al soffio a volte delicata di una lontana brezza marina, mentre a volte sbattute da venti di tramontana che le sballottavano a destra e a manca e il suono che emettevano le folte chiome delle piante, sembravano urla disperate mentre si abbracciavano spaurite. In tutte due i casi vedevano foglie che abbandonavano il ramo dove erano nate e vissute e in modi diversi intraprendevano il loro viaggio verso la madre terra, vicino alle radici della sua pianta natia, altri invece il vento le portava a perire lontane dal luogo di nascita. Mentre alla maggioranza era riservata una vita nella media, alcune foglie, superavano le intemperie, le siccità estive ed erano ancora la in pieno inverno ad aspettarmi e a guardarmi iniziare la potatura, forte e invecchiate nelle mille sfumature di colori che l’autunno le aveva pazientemente colorate. Ho sempre pensato che le piante rappresentasse la terra e le foglie fossero la moltitudine delle persone che la popolano. Ogni giorno una foglia indipendentemente dall’età abbandona il suo ramo e va a morire. Ogn’uno di noi fa progetti, pianifica e sogna gli eventi futuri pieni di gioie, coscienti di dover sopportare anche eventi tristi ma convinti tutti di essere quella foglia che in inverno aspetta appesa al suo ramo. Sinceramente penso che ogn’uno di noi si chiede: “Qual è la mia foglia”.
Stefano Marchetta