Scé ti la frève magnarèlle, va’ a la scòle.

(Sì hai la febbre magnarella, vai a scuola).

Lo si diceva quando un bimbo campava scuse per non andare a scuola.

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Lu fèije me.

Anni fa una sera in piazza, precisamente all’angolo della farmacia Di Croce, un gruppo di amici parlavano del più e del meno fino a quando uno di loro esordì dicendo con voce di sconfitta:” Ggìne lu fèije me tenàve la Fiàte 124, mò z’à fàtte lu 112 Abàrte, à retrocésse”.

(Mio figlio Gino aveva la Fiat 124, adesso si è fatto la 112 Abarth, ha retrocesso).

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